martedì 12 febbraio 2008

Un Anno Dopo..

Un anno fa...Cavoli, già un anno!!! O potrei anche dire...Solo un anno??? Beh un anno fa ero in un aeroporto (..uno a caso, eh) con mamma e papà... Mamma che si stava per mettere a piangere, e sorrideva con gli occhi lucidi; Papà che sorrideva e basta, con la faccia di chi ti vorrebbe dire che gli mancherai, ma è troppo poco sentimentale per farlo (e poi il coraggio per dirlo l'ha trovato, in una delle mail più che carine che mi siano mai arrivate mentre ero via..) E io, zitta (cosa che accade in rare occasioni), con lo stomaco che formava una perfetta serie di nodi savoia, e con tanta voglia di piangere, perchè in fondo continuavo a pensare che nessuno me l'aveva comandato di partire, e io in quel momento avevo una paura matta di partire!!! Per fortuna sempre loro, mamma e papà, non si son fatti prendere dalla commozione, e per la seconda volta (la prima era stata 20 giorni prima quando era arrivato uno strano plico dalla Lusitania e mi hanno spedito all'Università a firmare il fogliaccio) mi hanno preso per la collottola e mi hanno spedito a calci nel sedere verso le porte d'imbarco...Il tutto dopo aver sborsato 110 euri, perchè io ero convinta di partire con l'Alitalia, che pagavi solo 5 euro per chilo (per cui abbondiamo con i vestiti!!), invece partivo con la Tap, a cui di euro gliene devi dare 11!!! (una delle tante geraldinate) Meglio così, i panini della Tap sono 100 volte meglio di quelli con la melanzana grigliata e il pomodorino secco dell'Alitalia, e la vista del formaggio filante era anche riuscita a far sciogliere i nodi savoia del mio stomaco, peccato che poi si sono riformati tutti quanti, e in un tempo record, quando, una volta scesa all'aeroporto e in procinto di prendere il secondo aereo che mi avrebbe portato a destinazione, ho visto la scritta ultima chamada diventare porta fechada...Che non è che avessi ben capito cosa volesse dire, ma era scritto in un temibile color rosso, e avevo intuito che quel fechada stava a significare che il primo aereo era arrivato in ritardo e io avevo perso la coincidenza........ Le corse per cercare il punto informazioni, io che non trovavo l'uscita e che non parlavo altro che italiano (o romano, ma non era comunque utile), il non riuscire a comunicare a nessuno il fatto che avessi perso l'aereo e che non sapevo come diavolo fare, il non saper dove andare e ritrovarsi, in tutta la mia gnappezza, in un ascensore circondata da chilometriche hostess (dove sono i normali viaggiatori???), e il riuscire finalmente a farmi cambiare il biglietto comunicando a gesti, sono state tutte cose utili a stringere ancora di più i famosi nodi, ma, da che non volevo partire, in quel momento non vedevo l'ora di arrivare...
E poi sono arrivata, e ho trovato Bruno con macchina fotografica e pacchi di biscotti, che non sapeva in che lingua parlare (e io manco!!), ma mi ha accompagnato al residencial e si è incollato 20 chili di valigia su per 4 piani...Ancora obrigaaada.. :)
Sono arrivata, e non me ne sarei più voluta andare...I 6 mesi, i 180 giorni, le 24 settimane, che sono seguiti non sono cosa sconosciuta a nessuno ormai, ancora influiscono sulla mia vita, su quella degli sfortunati che ancora ascoltano i miei aneddoti, e mai li dimenticherò... Perchè è partita una ragazzina piagnucolosa ed è tornata una ragazzina, ancora più piagnucolosa forse, ma con qualcosa in più...Non dico mica che sono diventata adulta per aver fatto la spesa da sola e messo in moto la lavatrice, figurarsi, sono sempre una caxxona senza speranza, ma qualcosa è cambiato, forse in meglio o forse in peggio, mica lo so, e in tutto questo sono sempre io, forse con qualche rotella in più che gira, perchè gli effetti collaterali ci sono, e io sono tornata più pensierosa e più vulnerabile, ma anche più decisa e indipendente...
Forse prima vivevo più giorno per giorno (e ancora non ho capito se è un pregio o meno), senza chiedermi il perchè facessi qualcosa o volessi una cosa invece che un'altra.... In quel periodo ho rinunciato a
cosepersonesituazioni a cui maaai avrei potuto pensare di dire ciao, e sono stata bene, se non meglio, e questo mi ha scombussolato davvero un bel pò!!
Mi rendo conto che sono cambiata, ma in realtà non so bene io come e in che direzione.. Ad ogni modo se tutto questo è accaduto e io sto qui a pensare che voglio qualcosa di più e il mio cervellino raggrinzito non smette di elucubrare, se sto qui davanti a questo dannato monitor a pensare se sarebbe stato meglio restare o se è stata una fortuna partire (perchè ancora non l'ho capito!!!), se dopo mesi ancora quei giorni mi mancano da morire e ancora rido se vedo una foto o mi rattristo se sento una canzone, lo devo proprio a loro, a mamma e papà che un anno fa mi hanno cacciato da casa per sei lunghi (o brevi) mesi, e malignamente erano già a conoscenza del fatto che la loro figliuola sarebbe tornata diversa...
Un anno dopo sono di nuovo qui, e apparentemente non è cambiato nulla, vado a lezione, esco il fine settimana, alle 20.30 c'è di nuovo Un Posto al Sole (che nessuno l'ha guardato per 6 mesi in questa casa!!!), a volte porto le bestie fuori, frugo nelle tasche delle giacche di papà per battermi gli spicci (ahah, questo forse non gli mancava), faccio casino, urlo, piango, rido,dormo fino alle 10, le mie sveglie chiassose (Love Today di Mika, lolòl) risuonano per la casa svegliando tutti, e magari loro nemmeno se lo ricordano che 365 giorni fà siamo andati tutti insieme a Fiumicino e poi loro son tornati soli soletti e probabilmente (la mia mamma) in lacrime..
Io invece un anno dopo inevitabilmente ancora ci penso, e inevitabilmente ancora li ringrazio :)
E forse le mie avventure non sono finite qui... Il Lusoturco leggendo il fondo del mio caffè una delle ultime (e quella in particolare molto lacrimosa) sere a Porto, mi disse che dopo il mio ritorno avrei fatto un altro viaggio....
E la mia mamma giorni fa mi ha detto..: "Vedi di rendere l'andata a Porto a maggio utile..Chiedi informazioni sula specialistica..."
Forse rimarrà solo un sogno andare via a studiare, ma avere qualcuno che ti appoggia e soprattutto, sognare, non fa mai male... :)

3 comentario(s):

Anonimo ha detto...

Che bello sto post, panteganina!!
Non posso condividere le esperienze dell'erasmus perchè non l'ho fatto [e spero di farlo alla specialistica]..ma condivido con te "qualcuno che ti appoggia"..è davvero importante!!
Ti adoro

-LaPuzzola-

Geri ha detto...

Già e spesso ti appoggiano persone da cui non te lo saresti mai aspettato!! (E viceversa...mah...il mondo è strano..)

Ti adoro anche io!
LaPanteganina

Luigi ha detto...

Spesso si parla di "generazione Erasmus", come se noi fossi stati marchiati a vita dopo un'esperienza del genere...è vero!