Sono arrivata in orario e ti ho dovuto aspettare, non ricordavi che avevo avuto un esame quel giorno, non ricordavi nemmeno che ti avevo detto che avrei dovuto operarmi all'orecchio, e poi mi hai salutata dicendomi solo ciao, scroccandomi una sigaretta e girandomi le spalle, senza avvisarmi al rientro a casa, senza chiedermi se io, dopo aver attraversato Roma con un notturno, ero per caso arrivata. Erano particolari a cui non avevo fatto caso felice com'ero e ingenua come sono, ma così eloquenti alla luce di tutto quello che è venuto dopo che quasi dovrei prendermela solo con me stessa per essere stata così stupida da esserci cascata con tutti i piedi, le gambe, le braccia e soprattutto la testa.
Comunque è passato un anno e io sono sopravvissuta. Per mesi piagnucolando ho sperato di dimenticarmi questa data e quella serata, invece dopo un anno non ho potuto fare a meno di pensarci. Avevo paura di ripensarci con nostalgia, invece oggi non c'è spazio per i rimpianti, al loro posto indifferenza e anche un po' di soddisfazione: è passato un anno, io sto bene e ti mando orgogliosamente a cacare.
Comunque è passato un anno e io sono sopravvissuta. Per mesi piagnucolando ho sperato di dimenticarmi questa data e quella serata, invece dopo un anno non ho potuto fare a meno di pensarci. Avevo paura di ripensarci con nostalgia, invece oggi non c'è spazio per i rimpianti, al loro posto indifferenza e anche un po' di soddisfazione: è passato un anno, io sto bene e ti mando orgogliosamente a cacare.
3 comentario(s):
BRAVAAAAAA!
e ce lo mando anche io, in coro con te! sii soddisfatta della tua vita nuova
Evviiivaaa! Grazie per l'appoggio!
Posta un commento