domenica 7 dicembre 2008

Geri & l'Insonnia

Negli ultimi giorni non c'è verso, mi metto nel letto, ma non riesco ad addormentarmi prima di una o un paio d'ore (eh, ma la mattina poi non mi sveglio!).. Così, malauguratamente, penso.. E penso che sono circondata da tre tipi di persone, principalmente. Le prime sono quelle che nella mia vita mi hanno fatto dannare di più, ed è anche ragionevole! Sono quelle persone criptiche, che dicono una cosa, ma ne dimostrano un'altra, che mai e poi mai capirai cosa vogliono da te e cosa pensano di te! E' che poi arriva il momento in cui ti stanchi di capire cosa realmente gli passa per la testa e ci metti una pietra sopra, e accetti di credere a quello che ti dicono (ma che a volte non dimostrano). Ma sarà poi la soluzione più giusta?! Comunque devo dire che è la categoria meno peggio.. Perchè poi vengono quelli sfacciati, quelli che gli stai visibilmente sulle balle, quelli che ti chiamano con un tono di voce monocorde che lascia intendere "tutto avrei voluto fare, anche paracadutarmi su un letto di chiodi, anche mangiare spiedini di scorpioni, tranne che parlare con te, ma ero costretto". Beh, le persone non devono necessariamente starsi simpatiche, io detesto le false formalità e l'ipocrisia.. e sappiano che se gli sto sulle scatole, beh voi mi state sulle scatole ancora di più!
Infine ci sono quelli che forse da una parte sono i migliori, o forse sono proprio loro i peggiori. Quelli che sono simpatici e alla mano con tutti, che li conosci da 5 minuti e già ti danno confidenza, quelli che li conosci da una vita ed è come se li conoscessi da 5 minuti. Dall'esterno son persone incredibilmente positive e brillanti, abbagliato dal loro scintillio ti stupisci di come possano essere meravigliosamente alla mano e a proprio agio con tutti. Poi ti viene in mente che forse sono anche le persone più false tra le tre categorie.. Son quelle che fanno sorrisi a tutti e poi appena ti giri chissà quante te ne tirano dietro. E hai voglia di pensare "no, beh, ma con me non lo farà mai, si vede che mi vuol bene".. Si, ma da dove, da cosa si vede?! E da cosa si dovrebbe vedere però il contrario!? Non si può mica prendere una persona e chiedergli solo sulla base di considerazioni notturne "scusa, ma ti sto sulle balle!??!".. Eheh, sono patologica, e sarà che sono diventata un pò diffidente a furia di fidarmi e poi pigliarla dove sappiamo tutti..!!
Mi chiedo perchè non possa incontrare anche solo una persona equilibrata!!! Certo, che pretese, sono io la prima a non esserlo!!! :)

4 comentario(s):

Anonimo ha detto...

vorrei tanto sapere a quale categoria appartengo. tutte le volte che ho provato ad avvicinarmi, non mi hai mai parlato veramente di te. mai. non sono una persona che sbandiera le proprie cose ai 4 venti, lo sai, ma sono una che, a detta di alcuni, sa ascoltare. ho delle persone che si confidano con me, altre che non lo fanno, altre che non mi chiamano mai e sono sempre io a farlo, perchè mi fa piacere, altre con cui non ho niente a che fare e che ogni tanto mi capita di frequentare comunque... ma non le ho mai classificate in questo modo stagno. ognuno ha momenti in cui si sente solo di cazzeggiare con altre persone (persone,non "amici" in senso stretto) e "riderci su". non per questo sono "persone incredibilmente positive e brillanti", "meravigliosamente alla mano e a proprio agio con tutti", "vuote" (l'ho letto tra le righe). potrebbe essere che quelle stesse persone, quando hanno un problema, ci penseranno due volte prima di confidarsi, e prediligeranno persone che per prime si sono aperte con loro. è naturale, siamo tutti un pò egoisti. e questa potrebbe essere la prima e l'ultima "categoria" (mi fa un pò ridere questa parola).
la seconda non ha senso che esista, secondo me. perchè mai rimuginare su persone che ti stanno antipatiche, o alle quali tu non piaci? semplicemente non te le porteresti su un'isola deserta, pace. nemmeno loro lo farebbero con te, pace. ogni tanto capita di frequentarle, pace.
io lo leggo, questo blog, perchè è l'UNICO modo che ho di tenermi aggiornata sulla tua vita. l'unico. non pretendere troppo dalle persone, soprattutto non essere così supponente da metterti su un piedistallo e decidere che tutti i comportamenti degli altri abbiano una connessione con te, che uno sia un buon amico ma non si capisce cosa pensi di te (è così importante?), che uno rida con te ma non ti racconti nulla di se stesso, che uno non sia entusiasta di uscire con te perchè non gli piaci tanto ma in fondo chissene, non si tratta di passarci la vita e una birretta si può pure berla, insieme.
e poi, il fatto che ti senti diffidente perchè sei stata delusa mille volte. e chi non lo è mai stato, dalle persone a cui vuole bene? veniamo tutti costantemente delusi dai rapporti con gli altri, purtroppo, ma non per questo si deve "far pagare" a tutti il prezzo della delusione provocata da alcuni. è chiaro che se pensi che qualcuno ti parli dietro, non gli racconterai più niente, ma non è affatto detto che facciano tutti così, grazie a dio.
forse ti offenderai, ma stavolta non ce la facevo a leggere senza commentare, anche perchè in questo periodo sto riflettendo anch'io sulle mie conoscenze (non sulle mie amicizie, gli amici li conto sulla punta delle dita, al massimo 3 in tutto, e proprio perchè sono pochi, "selezionati" naturalmente dal tempo, dalle circostanze, dall'affetto mi fido di loro e posso dire, con qualche incertezza ovviamente, che lo saranno per sempre.), e su certi atteggiamenti.
probabilmente è un commento che ti irriterà, perchè non-richiesto. in pratica ti sto dicendo in che modo secondo me stai sbagliando, e da quale pulpito non si sa. è non-richiesto, è vero, ma sai perchè? perchè non chiederai mai di tua sponte un parere, un punto di vista. scrivi qui quello che provi, stili un diario delle cazzate che facciamo insieme o con altra gente, e lo costelli di riflessioni di questo tipo che nn ti ho mai sentito dire a voce, se escludiamo le mail che ci siamo scritte mentre eri via.
in soldoni, dato che potresti pensare che ho la coda di paglia, si, lo ammetto, sono una che non lascia trapelare niente, se non mi sento di parlare (l'ho detto all'inizio), ma se chiedi ad altri, ti diranno che invece sono trasparente, e si vede subito se sono ferita o giù di corda. morale della favola, con te non ho mai parlato perchè le volte che ho provato a capire qualcosa in più di te, mi si è parato di fronte un muro incomprensibile, e alla lunga ho lasciato perdere, ho pensato che tu preferissi altre persone (come in effetti tutt'ora penso, restando immutato il mio affetto per te) e mi sono rivolta ad altri. non puoi biasimarmi, lo ammetti anche tu di fuggire quando si tratta di aprirti. anch'io lo faccio, se non raccolgo nessun segnale del tipo: "si, parla pure con me, ti ascolto, poi ti dirò anch'io quello che provo" ecc ecc. Pensavo ti fidassi più di qualcun altro, rispetto a me (essendo il tempo dal quale ci si conosce abbastanza irrilevante), sono stata anche gelosa, e ho pensato "perchè rincorrerla se preferisce altri?"( - ah beh chissà, magari qui mi sbaglio proprio, però non venivo quasi mai contraddetta dal tuo comportamento - e magari anche qui ho sempre frainteso, solo che non ricordo tu mi abbia chiamato per berci qualcosa insieme, o per andare in giro e basta, o che fossi la prima a sapere le cose che ti riguardano - anzi).
non vorrei davvero litigare. vorrei capire davvero quello che pensi. non riesco a gestire il nostro rapporto. non so se chiamarti per sapere se ti va di andare a berci una cioccolata, non so se raccontarti le mie cose, non so se ti interesserebbero, non so se accetteresti solo per non farmi dispiacere, non so se ti apriresti con me, non so se avrei la pazienza di aspettare e non so se pensi che valga la pena di frequentarmi, dato che a tua detta (qualche mese fa): le persone che vale la pena di frequentare sono quelle che ti fanno crescere e ti trasmettono qualcosa.
aiutami a capire, a me piacerebbe. non pensare di essere sola, a riflettere, ad essere amareggiata, delusa, diffidente.
ricordi, una volta sono voluta venire a casa tua assolutamente, per paralre un pò con te, perchè mi ero preoccupata leggendo, sempre qui, qualcosa che non ricordo e che credevo di essere stata io a causare o che ti avesse ferita, ti ho portato un libro, ti ho detto che per te ci sarei sempre stata, ma non ha avuto alcuna ripercussione, anzi mi sono sentita un pò stupida a preoccuparmi tanto e ho creduto che tu non mi ritenessi adatta per confidarti. questo è un esempio che mi viene in mente per chiederti davvero, stavolta, in futuro, se vorrai, di dirmi cosa ti passa per la testa. anche se non saranno le rflessioni del 7 dicembre. oppure di scrivermi, per me è molto più facile esprimermi scrivendo piuttosto che parlando, non so se è lo stesso per te ma penso di si.
dimmi dove ho sbagliato, se ho sbagliato e se sbaglierò, quando ti ho ferito, se ti ho ferito o se lo farò.
mi aiuteresti a proteggerti o quantomeno a capirti.

Geri ha detto...

Come primissima cosa vorrei specificare che non appartieni a nessuna delle "tre categorie".. Principalmente perchè, ho scritto categorie per facilità, e perchè sì, mi è capitato di trovarmi nella stessa situazione con diverse persone, ma in realtà in questo caso mi riferivo a delle persone in particolare, tre soggetti tra cui tu non rientri: son persone di cui sicuramente mi avrai sentito parlare, o forse no, e che non conosci. Non era mia intenzione classificare tutte le persone che conosco in categorie, non ci riuscirei e se dovessi farlo non ne basterebbero tre! Tra l'altro mi riferivo solo a un aspetto in particolare, ovvero il rapportarsi agli altri (che pretese, son la prima io che non ci riesce!).. Le persone sono così sfaccettate che non mi è mai passato per la testa di classificarle.

Forse sì, forse mi sento su un piedistallo, non so.. O forse no, anzi, sicuramente no, visto che il mio voler sapere cosa gli altri pensano di me deriva dalla mia eterna insicurezza, dal volere delle conferme, e dal fatto che sul piedistallo ci metto gli altri, non mi sono mai sentita superiore a nessuno e da questo deriva gran parte dei miei problemi.



In realtà non ho trovato irritante il tuo commento, anzi, era inaspettato, e devo dire graditissimo. Non me lo aspettavo perchè non pensavo che nemmeno venissi più qui a leggere quello che mi passa per la testa. Semplicemente pensavo che non ti interessasse più. Gran parte di quello che hai scritto a me io lo pensavo e avrei voluto scriverlo a te. A dire il vero parlavo di te e di questa situazione proprio pochi giorni fa. Questo perchè, è vero, io e te non abbiamo parlato spesso, e a parole forse mai, ma come dici tu, sì sei trasparente (in senso buono!) e io mi sono sempre accorta di quando andava bene e quando c'era qualcosa che non andava. Negli ultimi tempi ti vedevo strana, diversa e distaccata con me. Mi son chiesta se per caso non ero io la causa del tuo diverso comportamento, ovvero se non ero proprio io ad aver cambiato atteggiamento prima di te. Mi rendo conto che i sei mesi lontano da qui mi hanno cambiato molto, ancora ora ne porto le conseguenze.. A me risuonavano nelle orecchie le parole che mi avevi scritto nel cuscino: "cerca di non tornare troppo cambiata". Ma non ce l'ho fatta, sono cambiata, te ne sarai accorta e ho sempre pensato che fosse per questo che ti eri allontanata un pò da me. In alcune situazioni mi sembrava proprio di esserti irritante e mi allontanavo anche io. E' stato spesso così in molte situazione nella mia vita, se mi sento di troppo me ne vado invece di spiegare le mie ragioni, anche questo deriva dalla mia cronica insicurezza. Ma non so proprio come rimediare alla poca fiducia che ho in me.. Deriverà dalle mazzate prese, deriverà dalle poche conferme che ho avuto nella vita, dai miei fallimenti, non lo so da cosa deriva, o forse lo so benissimo, ma non riesco a fare nulla per superare il problema..

E' vero che alzo un muro quando le persone cercano di avvicinarsi troppo, lo ammetto spesso, nn è un segreto.. E' che mi vergogno, mi sento inferiore, non riesco ad aprirmi con tutti, non mi va che alcuni lati e aspetti di me vengano fuori, è più comodo mantenere conoscenze superificiali, ma è un circolo vizioso.. Meno mi apro, più avrò paura di aprirmi e meno mi confiderò in futuro.
Ricordo benissimo quando sei venuta a portarmi il libro. Tra l'altro mi sono commossa nel leggere quanto la protagonista fosse uguale a me, e quanto tu mi conoscessi bene da rendertene conto. Quel libro mi è piaciuto moltissimo e io non te l'ho nemmeno mai detto.

Mi rendo conto che in questa e forse anche in molte altre situazioni ti ho ferita, ed è inutile ora chiederti scusa, o forse non lo è, chi lo sa.

Mi viene un pò da sorridere, amaramente, se penso alle volte che ho pensato di andare a far due passi per i negozi o in qualsiasi altro posto, e che avrei potuto chiamarti, ma poi mi veniva in mente che magari non ti andava, o come dici tu, che mi avresti detto si solo per farmi contenta. Questo perchè, si, a volte anche io mi son sentita ferita, stupidamente probabilmente e magari solo perchè avevo frainteso dei comportamenti che non erano nemmeno diretti a me.

Non ho intenzione di litigare, anzi, mi meraviglia che tu mi scriva "non vorrei davvero litigare".. Anche perchè non ce ne sono nemmeno le basi: qui non si tratta di due persone che si sono fatte male a vicenda coscientemente, o almeno questo non è il mio caso. Qui ci son due persone che si son fraintese per parecchio tempo pensando che l'altra ce l'avesse in qualche modo con lei. Correggimi se non è così.

Anonimo ha detto...

non è questo il caso, certo, anche per quanto riguarda me. non c'è stata la minima volontà, da parte mia.
è buffo, perchè non ricordo gli episodi cui ti riferisci quando dici che ti sembravo distante, o meglio, mi vengono in mente sensazioni vaghe, ma ti posso assicurare che tutto quello che ho fatto l'ho fatto perchè credevo tu fossi scontenta di noi, della tua vita di roma, delle vecchie abitudini, abbi pazienza, parlavi di continuo - giustamente! - di come eri stata bene a porto (che io traducevo in un generico: non ho bisogno di voi), delle persone che avevi conosciuto e con le quali ti sei trovata subito ecc ecc... mi sono sentita un pò tradita, se devo essere sincera. se non te l'ho mai detto, è perchè lo ritenevo - e lo ritengo tutt'ora - molto infantile da parte mia, e un pò mi vergognavo a scoprirmi tanto. ti sarò sembrata alle volte lontana, forse, ma era il mio modo di difendermi. non mi hai mai irritato, davvero...! certo, siamo persone molto diverse tra loro, ma è questo il bello.

mi fa piacere sapere di aver azzeccato il regalo, quel libro mi è molto caro e si, c'è molto di te nella protagonista, ma anche di me.

invece trovo che le scuse servano, anche a distanza di tempo, quindi accetto le tue e offro le mie, per tutte le volte in cui ti sei sentita ferita.


riguardo a te, beh, non inizierò certo ora a fare la personal trainer, chè non credo così tanto in me stessa, anzi, ma una cosa mi senti di dirti: non dare troppa importanza a cose o persone di cui non vale la pena di preoccuparsi.
ma soprattutto: cerca di non sminuire ciò che sei.
ti voglio bene
V

Geri ha detto...

Non posso non ammettere che molto di quello che ho qua e della vita che faccio non mi soddisfano, e che lontano da qui sono stata meglio. L'ho sbandierato anche troppo, e forse senza considerare che potevo ferire chi mi sta intorno. Ma non ti metterei fra le cose che vanno male, anche se mi rendo conto di non avertelo dimostrato abbastanza e ora capisco che tu possa esserti sentita "tradita".

Ne approfitto per farti le mie scuse e mi sento un'idiota a dirti che mi sentivo irritante nei miei confronti, mi dispiace, evidentemente sono state solo mie (sbagliatissime) impressioni.. u__u


In realtà devo ringraziarti per questo commento e per questo chiarimento. Per avermi datto una scossa e avermi fatto capire che stavo sbagliando. E anche per il tuo consiglio da personal trainer. Ogni tanto fanno sempre bene sentire che qualcuno in te ci crede. E anzi cominciamo a credere tutte due di più in noi stesse..
Mi sento un'idiota e ho i lacrimoni.
Ti voglio bene anche io.